Dichiarazione sul DEHP

Valutazione del rischio in merito all’utilizzo del DEHP nei prodotti Hozelock

Termini di riferimento: La presente valutazione dei rischi è stata creata al fine di illustrare i rischi connessi all’utilizzo del DEHP e non si sofferma su altri rischi associati all’impiego di prodotti contenenti DEHP, ad esempio gli articoli di sollevamento.

Numero CAS SVHC: Ftalato di bis (2etilesile) 117-81-7
DEHP

Il DEHP è una sostanza utilizzata come plastificante, per migliorare la flessibilità e la lavorabilità della plastica PVC. Si tratta di un agente chimico organico, incolore e inodore.

I plastificanti sono fondamentali per rendere flessibile il PVC. Di per sé, il PVC è rigido, ma i plastificanti gli conferiscono proprietà analoghe a quelle della gomma, rendendolo flessibile ed espandibile senza alterarne la forma.

L’impiego del DEHP è stato attentamente considerato dagli scienziati UE ed è già attentamente disciplinato dalla legislazione europea in materia di giocattoli e articoli di puericultura, cosmetici, materiali a contatto con gli alimenti e dispositivi medici. Il DEHP è in uso da oltre cinquant’anni e durante tale periodo non si è registrato alcun caso conosciuto di persone che abbiano subito danni di conseguenza.

Il DEHP non è classificato come sostanza cancerogena o mutagena per gli esseri umani e non si accumula nell’organismo umano o nell’ambiente.
DEHP e REACH

La sigla REACH sta per Regulation for Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals, vale a dire il Regolamento sulla registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche. Entrato in vigore il 1 giugno 2007, esso mira a semplificare e migliorare il precedente quadro giuridico dell’Unione europea (UE) in materia di sostanze chimiche.

Ai sensi della legislazione REACH, tutte le sostanze chimiche dovranno essere registrate per l’uso presso l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) e determinati agenti saranno infine oggetto di un’autorizzazione di utilizzo qualora vengano considerati sostanze estremamente problematiche (SVHC).
Il 28 ottobre 2008, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha pubblicato un elenco delle prime sostanze a essere comprese nel cosiddetto “elenco dei candidati” per l’autorizzazione REACH. Il DEHP è stato incluso nell’elenco a causa della classificazione di pericolo conferitagli a livello UE.
Il 1 giugno 2009, l’ECHA ha raccomandato l’inclusione in via prioritaria del DEHP nell’Appendice REACH. Se, come previsto, la raccomandazione dell’ECHA verrà accettata, la Commissione europea aggiornerà l’Appendice REACH e le aziende del settore avranno fino alla metà del 2012 per richiedere l’autorizzazione per l’impiego del DEHP.
Valutazione del rischio posto dal DEHP.
L’Unione europea ha confermato che il DEHP non comporta rischi generali per la salute umana. Il riassunto di una meticolosa valutazione dei rischi in Europa, frutto di quasi 15 anni di approfondite analisi scientifiche da parte dei regolatori UE, è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE in data 7 febbraio 2008 (Comunicazione della commissione C/2008 34/1 e Raccomandazione della commissione L 33/8).

La valutazione dimostra che il DEHP non comporta rischi per la popolazione in generale e che non è necessario prendere ulteriori provvedimenti al fine di gestire la sostanza in alcuna sua applicazione di uso finale. Gli unici potenziali fattori di rischio evidenziati dalla valutazione riguardano:

Impiego di DEHP nei giocattoli per bambini: Ai sensi di regolamenti introdotti nel gennaio 2007, nell’UE non è più consentito l’utilizzo di DEHP in giocattoli e articoli di puericultura.

Possibile esposizione degli operai degli stabilimenti: Tuttavia, sono già in vigore provvedimenti adeguati basati sui valori limite di esposizione professionale.
Relativa esposizione ambientale localizzata nei pressi degli stabilimenti: L’Unione Europea è in procinto di introdurre misure volte a determinare i controlli delle emissioni provenienti dai convertitori.
Utilizzo del DEHP in determinati dispositivi medici: È stato richiesto lo svolgimento di un esame scientifico UE volto ad appurare l’esistenza di eventuali rischi correlati all’impiego di DEHP in determinate applicazioni mediche (bambini e neonati sottoposti a trasfusioni di sangue a lungo termine e adulti sottoposti a emodialisi a lungo termine).
Possibili rischi ambientali per i bacini fluviali: da valutare tramite l’applicazione di norme qualitative ambientali (già esistenti per quanto riguarda il DEHP).

Utilizzo del DEHP nei prodotti Hozelock

Alcuni tubi Hozelock contengono fino al 30% di DEHP, impiegato come plastificante. L’impiego del DEHP in questo contesto non è soggetto a restrizioni legali. Tuttavia, al fine di dimostrare il proprio impegno a ridurre l’impatto ambientale dei suoi prodotti, nel 2010 Hozelock ha proibito l’impiego di DEHP nei prodotti fabbricati nel Regno Unito. Per Hozelock, l’unica fonte tuttora rimanente di DEHP è rappresentata dall’uso di materiali riciclati. È nostra intenzione ridurre progressivamente e quindi eliminare il composto DEHP da tutti i processi aziendali nel corso del 2011.

Magazzinaggio e ricezione di prodotti Hozelock contenenti DEHP

Non vi sono rischi per la salute o provvedimenti particolari da prendere

Detenzione, in un punto vendita al dettaglio, di scorte di prodotti Hozelock contenenti DEHP

Non vi sono rischi per la salute o provvedimenti particolari da prendere.

Manipolazione di prodotti Hozelock contenenti DEHP

Non vi sono rischi per la salute o provvedimenti particolari da prendere.

Impiego di prodotti Hozelock contenenti DEHP

Questo prodotto non deve entrare in contatto con acqua destinata al consumo da parte di esseri umani o animali domestici e non deve essere masticato.

Smaltimento di prodotti Hozelock contenenti DEHP

Non sono previsti provvedimenti particolari. Come per tutti i prodotti in plastica, al termine della vita utile è necessario trasportarli in un impianto di riciclaggio, evitando gettarli in una discarica o di distruggerli tramite incenerimento
Versione 4
DOCUMENTO APPROVATO PER LA DISTRIBUZIONE GENERALE nel luglio 2011